Il massetto è quello strato cementizio che si posa sul solaio e si utilizza per livellare i pavimenti, portandoli a una quota desiderata. Il massetto serve anche ad accogliere le tubazioni dell’impianto idraulico, quelle del riscaldamento (anche a pannelli radianti) e i cavi elettrici. Una volta rivestiti i pavimenti, questo strato non sarà più visibile. È importante realizzarlo bene.Perché il massetto sia funzionale e realizzato a regola d’arte, è necessario che risulti piano e che raccordi in modo complanare le stanze di una casa consentendo l’apertura delle porte. Non devono esserci salti di quota neanche quando si utilizzano materiali diversi a terra: tra un pavimento in piastrelle e uno in parquet o marmo non deve esserci differenza. E ancora: non deve avere pendenze per non ostacolare l’appoggio ottimale degli arredi. Purtroppo basta un errore di pochi millimetri nell’esecuzione di un massetto per essere obbligati poi a rimediare con interventi e costi aggiuntivi.

Tra i rischi: porte che lasciano filtrare la luce da sotto oppure armadi non in bolla che sembrano storti rispetto alle pareti circostanti. E questi sono solo degli esempi.

Servono 4/6 centimetri: come calcolarli

L’altezza del massetto varia in base alla tipologia dell’edificio e, in linea di massima, va da 4 cm a 6/8 cm. Per spessori superiori conviene integrare con materiale d’alleggerimento non comprimibile (per esempio argilla espansa) al fine di evitare peso, costi e tempi d’asciugatura eccessivi. Per avere un pavimento alla stessa quota in tutta la casa, qualunque rivestimento si scelga, si calibra lo spessore del massetto facendo riferimento a un’altezza. Solitamente si parte dall’ingresso e si segna a parete un metro di altezza calcolato dal pianerottolo. Questa misura viene riportata in tutte le stanze della casa utilizzando un dispositivo a raggi infrarossi e i cavi “batti-traccia” blu oppure un tubo di gomma che sfrutta il principio dei vasi comunicanti.

Posato ad hoc

Il massetto deve essere conforme alla Norma Uni En 13813, che specifica i requisiti per i materiali dei massetti da costruire per le pavimentazioni in interni. In più, si deve tenere conto di una serie di fattori, affinché l’esecuzione sia perfetta e a regola d’arte. Le quote devono essere battute (cioè riportate e segnate) con grande attenzione. Non bisogna trascurare gli spessori dei materiali che si intende posare, perché sono diversi: le resine e i linoleum raggiungono 5/7 mm di spessore, le ceramiche in genere si aggirano intorno a 1 cm, il parquet ha altezze variabili da 1 a 2 cm, mentre con le pietre si raggiungono facilmente i 2 cm o anche i 3 cm. Conta anche la tecnica di posa dei rivestimenti (con colle, con malte oppure flottanti) e il grado di sensibilità all’umidità che le pavimentazioni scelte possono sopportare. Infine, perché non ci siano errori nella posa del massetto è importante la finitura del massetto stesso: dopo aver compensato o creato le adeguate pendenze a seconda delle esigenze, dovrà essere lisciato per ottenere una superficie regolare e priva di difetti.

La preparazione tradizionale

Un massetto tradizionale in genere è composto da tre materiali: cemento, sabbia e acqua. Il dosaggio di ciascuno di questi varia in base all’ambiente e alla destinazione: se è per interni o esterno, a scopo civile o industriale. Vengono poi usati additivi o altri materiali, in aggiunta a quelli tipici, per aumentare le prestazioni termiche, acustiche o di resistenza del massetto. Per esempio: ghiaia o polistirolo per alleggerire; quarzo per lisciare la superficie e rendere il massetto più tenace.

Tempi di asciugatura

Per posare i pavimenti ceramici(compresi cotto, gres, pietre, marmi e quant’altro non patisca l’umidità) bisogna attendere almeno 10 giorni dalla realizzazione del massetto.
Per parquet, linoleum, resine e laminato, la superficie si considera pronta per la posa del rivestimento solo quando l’umidità dei sottofondi ha raggiunto livelli inferiori al 2% in tutto lo spessore.